Un patrimonio di competenze, affidabilità, fiducia e risorse economiche.

È ciò che mette in campo ogni giorno ANB, l’Associazione Nazionale Bieticoltori. Lo fa da oltre cento anni, un secolo di lavoro attraverso la storia dell’agricoltura italiana. E lo farà anche nei prossimi anni grazie a una rete di conoscenze pronta a dare risposte innovative alle esigenze degli agricoltori.
Anb all’indomani della riforma OCM zucchero del 2006, ha deciso di intraprendere un percorso di ampliamento delle proprie attività. A partire, pertanto dalle modifiche statutarie del 2008, l’Associazione ha stabilito di mettere a disposizione del mondo agricolo nazionale le sue competenze e risorse, per costruire occasioni di aggregazione e valorizzazione delle produzioni agricole in modo innovativo, allo stesso modo con il quale per decenni si è gestito il lavoro delle barbabietole da zucchero.
Dal 2011, con l’approvazione del Piano Industriale, l’Associazione ha completato il percorso di definizione dei settori di attività sui quali concentrarsi, e sono stati progettati i meccanismi di funzionamento delle strutture operative.
La crescita di ANB nell’ambito della Confederazione generale bieticoltori italiani
L’Associazione ha implementato negli anni una strategia moderna e innovativa: incrementare il reddito degli agricoltori accrescendo anche la sostenibilità ambientale delle produzioni quale valore aggiunto del sistema Italia. Il tutto attraverso la creazione di efficienti filiere agroindustriali (cereali e proteoleaginose; biomasse, biogas e biometano), che possano garantire agli associati nuove e più interessanti proposte commerciali ossia minor costi logistici e una forza maggiore nelle trattative con il cliente finale.
Anb è cresciuta sempre di più anche grazie alle sinergie sviluppate insieme al CNB-Consorzio nazionale bieticoltori, col quale ha fondato, nel 2012, la CGBI-Confederazione generale bieticoltori italiani che rappresenta un giro d’affari annuo di 80 milioni di euro. L’idea di unire le due associazioni bieticole nazionali è stata vincente al fine di approntare nuove progettualità nel campo dell’economia circolare, dell’energia pulita.
Così, pur mantenendo autonoma la struttura finanziaria dei due enti, CGBI si muove con una visione comune capace di creare opportunità di reddito e una ricaduta positiva sulla base associativa.