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CHIUSURA DELLO STABILIMENTO DI SAN QUIRICO: CGBI GARANTISCE AI BIETICOLTORI IL PIENO RISPETTO DEGLI ACCORDI PRESI

La campagna bieticola è tuttora in corso e prosegue fino alla prima settimana di ottobre per gli stabilimenti di Coprob. Dai primi dati sulla produzione, l’annata si profila deludente dal punto di vista delle rese di saccarosio per ettaro, che hanno raggiunto il minimo storico.

Tuttavia, CGBI sottolinea gli aspetti del tutto straordinari della campagna 2018. L’eccezionalità è stata determinata da un insieme di concause, in particolare climatiche, che hanno indotto condizioni decisamente sfavorevoli alla barbabietola da zucchero. L’eccessiva disponibilità idrica nella fase primaverile, oltre a ostacolare il normale approfondimento della radice, ha solubilizzato tutto l’azoto presente nel suolo, inducendo uno squilibrio nutrizionale che ha sollecitato lo sviluppo fogliare a discapito di quello radicale. Le elevate temperature di agosto, con somme termiche di valori sopra i 30 gradi centigradi – ancora più critiche di quelle della precedente annata -, hanno ostacolato i normali processi di accumulo del saccarosio, facendo registrare performance non soddisfacenti anche sotto l’aspetto quantitativo.

In analogia con la coltura del grano, nella corrente annata, le anomalie climatiche primaverili hanno indotto uno sbilancio fisiologico, che ha enfatizzato l’effetto delle elevate temperature registrate nella parte finale del ciclo produttivo. Per la barbabietola, la straordinarietà dell’annata ha riguardato anche l’incidenza delle avversità. In alcuni contesti colturali, il mancato rigoroso controllo delle copiose nascite di cuscuta ha rappresentato un forte limite al normale sviluppo colturale. La malattia fungina cercospora è comparsa anticipatamente e ha manifestato una virulenza particolarmente elevata. Nel comprensorio di San Quirico sono stati, inoltre, registrati forti e diffusi danni imputabili a lisso.

Al di là dei risultati dell’annata, la barbabietola da zucchero rappresenta una preziosa opportunità di diversificazione colturale, sia sotto l’aspetto agronomico che sotto il profilo economico, in grado di assicurare produzioni quantitativamente elevate e apprezzabili sotto l’aspetto polarimetrico, come dimostrato nelle ultime annate.

Dopo la chiusura dello stabilimento di San Quirico di Trecasali (PR), restano da conferire all’incirca 4.000 tonnellate di bietole che, grazie all’intervento di CGBI, sono state destinate agli stabilimenti di Coprob, con la garanzia che verranno rispettati tutti gli accordi presi con i produttori.