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Guglielmo Garagnani nuovo presidente di ANB, vicepresidente Lodovico Giustiniani. Giangiacomo Bonaldi alla guida di ANB Coop affiancato dal vice Marcello Bonvicini

«La storia della bieticoltura italiana nasce con la fondazione di ANB, oltre un secolo fa. Continuerò a tutelare gli interessi dei produttori di barbabietole sui tavoli nazionali ed europei, a salvaguardare la bieticoltura nell’ambito del sistema bieticolo-saccarifero come anche la sua valorizzazione a fini agroenergetici per dare vita a una più efficiente filiera bieticola orientata verso l’economia circolare. L’obiettivo è realizzare filiere agroindustriali – cereali e proteoleaginose; biomasse, biogas e biometano -, che possano garantire agli associati profittevoli proposte commerciali e un maggior reddito». Sono le parole di Guglielmo Garagnani, neo presidente dell’Associazione nazionale bieticoltori, che produce barbabietole, cereali, girasole e latte per il Parmigiano Reggiano in Valsamoggia (Bo) ed è a capo di Confagricoltura Bologna. Alla vicepresidenza sale Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto e imprenditore agricolo del Trevigiano, titolare dell’azienda Borgoluce a Susegana, un modello di crescita sostenibile in agricoltura dove si coltiva la vite e tanto altro fino a produrre biogas.

Garagnani ha voluto inoltre ringraziare Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi per il lavoro svolto alla presidenza di ANB nel periodo 2013-2020. L’associazione conta più di 3 mila soci e un fatturato aggregato che supera i 30 milioni di euro, cresciuto del 30% nell’ultimo quinquennio; dal 2012 guida la Confederazione generale bieticoltori italiani-(CGBI) insieme al Consorzio nazionale bieticoltori (CNB). Il valore aggiunto è dato da una progettualità comune, condivisa con le aziende consociate (sono 20 gli impianti a biogas finora realizzati e oltre 200 quelli assisiti in service in Italia e all’estero), con il supporto tecnico di Bietifin srl. Questa strategia viene portata avanti grazie al braccio operativo di ANB Coop e ANB Holding.

Il rinnovo dei vertici della storica associazione bieticola ha visto anche l’elezione di Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi alla guida di ANB Coop, che succede a Enrico Gambi. Il nuovo presidente di ANB Coop conduce l’azienda Liasora, a Ponte di Piave (Tv), a indirizzo seminativo (grano, mais e soia) e vitivinicolo, con un’ampia coltivazione di noci. È presidente di Confagricoltura Treviso. Sarà affiancato dal vice Marcello Bonvicini, attuale presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, che dal 1996 è al timone della cooperativa agricola “La Libertà”, produttrice di cereali, barbabietole da zucchero, riso e orticole, con sede a Santa Vittoria di Gualtieri (RE).

La cooperativa di ANB è un punto di riferimento per la contrattualistica con l’industria nel settore delle grandi colture e in particolare colza, girasole e soia; il suo Comitato tecnico commerciale si riunisce più volte l’anno e rappresenta un momento aggregativo importante delle principali realtà operanti nel settore delle colture proteoleaginose e cerealicole: analizza i mercati di riferimento, nazionali e soprattutto internazionali, per offrire supporto alle imprese aderenti. ANB Coop si è costituita nel 2011 con il fine di qualificare sempre più il sottoprodotto della barbabietola attraverso la produzione di biogas poi ha allargato il suo raggio d’azione, integrando altre attività come la raccolta di biomasse (sorgo da fibra, stocchi di cereali, paglia, cippato di legno, ecc.) per gli impianti a combustione.

Il gruppo CGBI ha costruito nel biogas un modello unico al mondo: una filiera in grado di valorizzare al meglio la materia prima, migliorando di 5 euro a tonnellata il prezzo della bietola da zucchero riconosciuto all’agricoltore e guadagnandosi così la fiducia degli associati. L’intera produzione di polpe conferita dal bieticoltore viene trasformata negli impianti aderenti al gruppo bieticolo. CGBI guarda ora alla nuova frontiera dell’energia pulita, il biometano, con un modello simile a quello realizzato per il biogas e una proposta convincente: aggregare la produzione di biometano agricolo sulla piattaforma “Agri.Bio.Mobilty”, offrendo una valorizzazione commerciale attraverso il marchio Verdemetano. Il biometano agricolo è una valida scelta per migliorare la redditività di produzioni e sottoprodotti anche nel Sud Italia. Tutte le aziende quotate sono orientate a profili di sostenibilità elevati. La decarbonizzazione è il tema centrale della politica ambientale nazionale ed europea. Nel trasporto merci e nella mobilità pubblica, il biometano avanzato rappresenta il principale carburante, da fonti rinnovabili, impiegabile nel breve-medio termine. Tuttavia, la fattibilità dei progetti dipende soprattutto da una migliore valorizzazione commerciale del biometano di origine agricola rispetto a quanto viene garantito dal ritiro del GSE-Gestore servizi energetici.